Miracolo battipagliese

[di Simona Otranto]

Quasi un anno è passato dalla messa a dimora del primo dei settantacinque cipressi toscani del progetto “Alberi custodi”, gli alberi dedicati alle vittime battipagliesi di covid. Iniziativa di cittadinanza attiva promossa da Invasioni Botaniche che ha visto la collaborazione, lo scorso inverno, di tante associazioni, cittadini, scuole, nonché della Fondazione Maria Rosaria Santese e dell’Amministrazione comunale, per impegno particolare dell’assessore Paolo Palo.

Siamo ad ottobre ed è tempo di bilanci. Alla fine di questa torrida e interminabile estate possiamo tirare un primo sospiro di sollievo: uno solo degli alberi è da sostituire, tutti gli altri godono, al momento, di splendida forma. Anche quello “scomparso” improvvisamente e silenziosamente da piazza Aldo Moro è vivo e vegeto. Per motivi di sicurezza è stato spostato nella villa comunale di via Belvedere dove ha trovato definitivamente casa. Segnaliamo anche un tentativo di furto (sventato) al cimitero e il raddrizzamento dell’albero “caricato” da un cavallo in una fattoria.

Un miracolo? Di quelli inspiegabili che vengono dal cielo in una città dove soltanto l’erba cresce sempre rigogliosa? Sì, un vero e proprio “miracolo battipagliese” non avvenuto per intercessione divina ma per mano di tanti cittadini, quelli che salvano il mondo in modo silenzioso, senza postare fotografie. C’è il collaboratore scolastico che è tornato dalle ferie per aprire il cancello della scuola il 14 agosto, c’è chi si è munito di taniche da venti litri d’acqua andando a innaffiare a destra e a manca, c’è chi ha messo a disposizione fontana e pompa, c’è il personale di un reparto dell’ospedale S. Maria della Speranza, ci sono i ragazzi dell’oratorio, il parroco, gli amici, le amiche e anche qualche anonimo sconosciuto. Pure la “mitologica” autobotte di Alba ha dato una piccola mano nel mese di agosto. Insomma, tutti per uno, uno per tutti, il miracolo si è compiuto. 

Non è il momento di abbassare la guardia però. C’è un inverno alle porte da affrontare e un’altra estate da attraversare: non è abbastanza piantare un albero. Lo abbiamo imparato dai fallimenti. Bisogna averne cura come si fa con i bambini fino a quando non imparano a camminare da soli. 

Sono quasi cento, ad oggi, gli alberi piantati grazie ai contributi dei cittadini e delle associazioni nella città di Battipaglia per impegno di Invasioni Botaniche. Nuove idee sono in fase di concretizzazione. I miracoli non esistono per molti ma, a volte, accadono davvero.

7 ottobre 2023 – © riproduzione riservata

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