Motta ricomincia da… cinque

Motta
È ufficialmente iniziata la campagna elettorale di Gerardo Motta. Domenica 8 novembre, nell’aula magna della scuola De Amicis, il candidato sindaco ha presentato le liste che lo accompagneranno nella corsa alla poltrona di sindaco.
In una sala gremita, lo sfidante di Giovanni Santomauro alle scorse elezioni, ha presento il nuovo progetto politico. Un progetto civico, come già aveva annunciato l’ex consigliere comunale, ma che non teme di strizzare l’occhio ai partiti. Al momento, le liste di Gerardo Motta sono cinque: Motta sindaco, Speranza per Battipaglia, Battipaglia con cuore, Battipaglia libera e Battipaglia a testa alta.
«Non si tratta di simboli vuoti, non siamo qui per fare una prova di forza come qualcuno va dicendo – spiega Motta – abbiamo già i ventiquattro candidati per ogni lista, medici, giovani, imprenditori». Ma si tratta soltanto di un inizio. Stando a quanto annunciato dallo stesso candidato, altre due liste potrebbero sostenere la sua battaglia elettorale. In tutto sette liste, per un esercito di 168 candidati.
Poi è da valutare la posizione del Partito democratico. Ufficialmente, il partito di Davide Bruno prosegue la ricerca del proprio candidato. Nelle stanze della segreteria provinciale, corrono voci di un Landolfi che potrebbe seriamente scendere nell’agone politico battipagliese. Eppure alla conferenza stampa di domenica scorsa, erano presenti alcuni elementi del Partito democratico. A partire da Andrea Volpe, figlio del sindaco di Bellizzi, che ufficialmente si occupa della campagna elettorale di Motta. Proseguendo poi con alcuni giovani del Pd, come Alessio Cairone e Vincenzo Cuciniello, che hanno seguito la conferenza di Motta. Su questo tema Motta è stato chiaro: «Con Andrea c’è un rapporto professionale e niente più – spiega Motta – ma se il Pd dovesse bussare alla porta e condividere il nostro progetto, non precludiamo a nessuno la possibilità di avvicinarsi».
Sul progetto politico, invece, Motta annuncia alcuni punti programmatici, senza però entrare troppo nel merito. «Il nostro programma non sarà la solita enciclopedia, il libro dei sogni», premette il candidato sindaco. Sono sei in tutto i punti introdotti da Motta, durante la sua prima uscita pubblica. Il primo riguarda la sicurezza del territorio. Immancabile, poi, il riferimento alla fascia costiera e all’ambiente. Dove, però, Motta spinge sull’acceleratore è sui servizi sociali. «In questi giorni ho parlato con molti parroci e i problemi sono due: lavoro e sostentamento dei poveri – ha ricordato l’ex presidente del consiglio comunale – abbiamo già contattato degli imprenditori per costituire un fondo di solidarietà». Poi c’è la questione piano urbanistico, lasciato in mano alla politica dalla commissione straordinaria. «In città ci sono 4.000 vani vuoti; il cemento va usato in maniera intelligente e “sostenibile” – spiega Motta – … già nel 2009 presentai un progetto per l’abbattimento e la ricostruzione della De Amicis rispettando il progetto originario, ricavando anche lo spazio per un parcheggio interrato e un teatro comunale». Analogamente, il candidato sindaco denuncia la mancanza a Battipaglia di un mercato coperto. Ultimo punto, ma non meno importante,  l’interramento dei binari ferroviari e l’alta velocità: «L’ultima volta che ho sentito De Luca – riferisce Motta – gli ho ricordato del progetto alta velocità».

13 novembre 2015 – © Riproduzione riservata
Facebooktwittermail