Nasce il GruppoTeatrale Speranza
[di Laura Russo]
Erano più di dieci anni che l’attività teatrale della parrocchia S. Maria della Speranza era ferma. Una sospensione dolorosa, visto che in parrocchia si è sempre fatto teatro, fin dagli anni Cinquanta, grazie ai primi padri stimmatini, sempre vicini alla libera espressività dei giovani nelle varie forme, comprese quelle teatrali. Da poche settimane l’attività teatrale è ripresa, grazie a un gruppo di amici legati dalla stessa passione, motivati e sostenuti da padre Vincenzo Sirignano, e guidati dal noto attore e regista battipagliese Enzo Fauci.
E quale modo migliore di celebrare il lieto evento, se non la rappresentazione di una commedia di Eduardo De Filippo? Si è scelto un classico: Gennareniello, messa per la prima volta in scena nel lontano 1932.
La commedia, rappresentata al teatro Bertoni sabato 15 luglio, è stato il modo più efficace per informare l’intera comunità battipagliese dell’opportunità di tornare a fare teatro nella centrale parrocchia cittadina. Gli attori impegnati il 15 luglio (Anna Palumbo, Silvana Picerno, Antonella Senatore, Michelangelo Matera, Giuseppe Auricchio, Gaetano Tassoni, Vito Palo) tutti alla prima esperienza teatrale, forti dell’esperienza di Fauci, hanno dato vita ad una esilarante commedia, in cui si sono alternati colpi di scena e momenti di riflessione. Proprio Enzo Fauci è entrato nelle vesti di Gennareniello, facendone assaporare tutte le possibili sfaccettature caratteriali, senza però mai imitare il grande Eduardo.
L’incasso della vendita dei biglietti andrà alle opere di carità parrocchiale, un motivo in più per seguire i progetti del Gruppo Teatrale Speranza, come ha ribadito padre Vincenzo che ha anche sottolineato che attraverso l’arte teatrale si è compiuta un’opera di grandissima educazione e alta espressione di carità.
Abbiamo chiesto a Enzo Fauci perché abbia deciso di seguire con tanto impegno questo progetto.
«Credo profondamente nell’aspetto educativo, pedagogico e di aggregazione del teatro, questo sogno realizzato, risponde ai desideri dei miei compagni di viaggio e di padre Vincenzo che desidera fortemente realizzare un progetto che sia inclusivo per i giovani e per le famiglie di Battipaglia, un teatro in evoluzione e continua crescita. Questo è solo il primo tassello di uno schema più grande che da settembre darà il via alla realizzazione di altri eventi».
Perché tra tante commedie avete svelto proprio Gennareniello?
«Questa commedia calza perfettamente per numero e genere agli attori della compagnia, inoltre pur essendo un lavoro leggero, divertente, in un atto unico, ha una intrinseca morale di grande valore, con un risvolto tematico legato ai rapporti familiari, tema a noi molto caro».
Nella foto: una scena di Gennareniello al teatro Bertoni
22 luglio 2023 – © riproduzione riservata