Natale a Battipaglia, commercianti sfiduciati

[di Stefania Battista]

L’albero di Natale e le luminarie verranno accese l’8 dicembre, le esibizioni del calendario dell’avvento invece, quelle che da qualche anno si svolgono dalle finestre della Casa comunale, sono iniziate venerdì 1° dicembre. Il Villaggio di Babbo Natale, la nuova idea messa a bando dall’Amministrazione, dovrebbe essere inaugurato il 17 dicembre. Ha vinto la gara la Libra Aps, presieduta da Gennaro Cucino che, a quanto dicono gli atti di Palazzo di città, è stata l’unica, tra le nove proposte presentate, a proporre un progetto rispondente in pieno al bando, con tanto di pista di pattinaggio. Le associazioni, invece, realizzeranno altri eventi cercando di movimentare la città, allietando le feste di Natale dei residenti.

Rispetto a questo programma, concepito un po’ di corsa a fine novembre, i commenti dei commercianti non sono proprio “entusiasti”. 

«In una città che già dalle 18 appare deserta siamo sfiduciati. Per noi il Natale dovrebbe essere un momento di ripresa – afferma Lucia Ferraioli presidente di Rinascita – però anche quest’anno, inutile dirlo, la programmazione natalizia è stata fatta con ritardo. Anzi. Più tardi ancora degli anni precedenti. Per cui ci limiteremo ad addobbare i nostri negozi».

Non appaiono troppo ottimisti neppure gli iscritti alla Confesercenti. «Difficile pure dare il nostro contributo alle manifestazioni, se al 30 novembre ancora non sappiamo neppure quali date possiamo proporre a eventuali artisti da invitare – spiega la presidente Patrizia Melella – Speriamo di fare in tempo. Abbiamo puntato a valorizzare eventi nelle due aree votate al food: piazza Moro e via Ripa. Vedremo…».

«Noi abbiamo riproposto le Fontane danzanti – spiega il presidente di Confcommercio, Massimo Sorvillo – però ci sono dubbi per l’area che attualmente è interessata dai lavori (lo stadio Sant’Anna, ndr). Oltre alla zona mercato non sappiamo dove si potrebbero collocare».

Tutto dunque in fieri. Ma il Villaggio di Babbo Natale, dedicato in particolare ai bambini e alle famiglie, potrebbe segnare la svolta, perlomeno nel centro cittadino, attirando gente in città. E ai quartieri periferici dovrebbero pensarci le associazioni, circa una ventina, che hanno partecipato al secondo bando. Il problema, però, appare il clima. E non quello atmosferico. 

«Una volta Battipaglia era il centro del commercio – dicono i tre rappresentanti di categoria con una certa amarezza – ora si va altrove».

Starà dunque ai battipagliesi dimostrare che la città, pur vivendo un momento difficile, può ancora rivelarsi accogliente. Recuperare si può: anche un Natale last minute può essere indimenticabile.

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