Papa Francesco agli scout: “Costruite ponti e non muri”
Queste le parole di Papa Francesco agli oltre centomila scout Agesci presenti il 13 giugno in piazza San Pietro, in occasione di un incontro voluto dallo stesso Pontefice per ringraziare questa grande associazione del costante e prezioso impegno all’interno della comunità cristiana. Tra i tanti “Fazzolettoni” che coloravano la piazza del Vaticano, c’erano anche quelli dei gruppi scout Battipaglia I e Battipaglia III. «È stato faticoso resistere sotto al sole così tante ore, ma cogliere nelle parole di Papa Francesco la fiducia e la gioia per il nostro operato, sentirgli riconoscere l’importanza delle scelte fatte nel nostro percorso scout ed essere esortati a porci come portatori di dialogo in questa attuale crisi di valori, è stata un’esperienza molto emozionante e motivante – commentano alcuni scout del Clan Molecola del Battipaglia III, al ritorno dall’incontro –. Sentirci uniti dal cammino che abbiamo scelto di intraprendere e intonare tutti insieme i canti che accompagnano le nostre avventure ci ha permesso di comprendere ancora di più il significato di quelle parole ripetute più volte in queste ore dal Papa: “Ogni ragazzo, vivendo quest’avventura, può essere testimone di fede». Papa Francesco, prima di compiere un lungo giro in jeep per salutare tutti coloro che sono accorsi al suo richiamo, ha parlato della Carta del Coraggio: un documento essenziale per i diritti al futuro, sottoscritta da trentamila rovers e scolte presenti a San Rossore di Pisa lo scorso agosto, in occasione della Route nazionale Agesci. «Con questa Carta – ha dichiarato il Pontefice – si pongono le basi per una crescita equilibrata e completa della persona umana».
Il significato di questa giornata è riassunto nella frase di Baden Powell con la quale il Papa ha terminato il suo discorso: “La religione non ha bisogno di entrarci, perché è già dentro! Non c’è un lato religioso nel movimento scout, l’insieme di esso è basato sulla religione, sulla presa di coscienza di Dio e sul suo servizio”. «Sentirci salutare con “Buon Cammino!” – ricordano ancora gli scout battipagliesi – ci ha dimostrato che il Papa non è lontano dalla nostra realtà.»