Parcometri blindati per fermare la “banda del buco”

[di Carmine Landi]

Il furto vale 7.400 euro, l’appostamento in bilancio 20 mila, il danno da riparare 13.090. Tre cifre per ricostruire la saga dei parcometri battipagliesi, in particolare gli 8 (su 29 presenti a Battipaglia) che furono manomessi da ignoti per rubare le monete contenute. Nei giorni scorsi il dirigente dell’Ufficio tecnico municipale, l’ingegnere capo Carmine Salerno, ha firmato la determina di liquidazione di 13.090 euro a beneficio della Isa service, la società di Viterbo incaricata del ripristino dei parcometri finiti ko. E tornati in funzione solo a valle dell’intervento “salvifico dei manovali”: tutti i 29 totem sono stati smontati per poter introdurre le blindature in acciaio manganese per ciascuno dei quattro lati e poi sono stati riallestiti. Un’iniziativa, quella intrapresa dai tecnici municipali, volta a scongiurare il ripetersi di kafkiani accadimenti presumibilmente avvenuti alle idi di marzo scorso, quando venne alla luce il singolare sabotaggio delle macchinette. Le mani dei malviventi erano finite sul danaro stipato nei forzieri dei parcometri in via Adige, piazza Pozzo (ai piedi dello stadio Pastena), via Buozzi, via Turati (a due passi dal Comune), via Italia, via Vercelli (è l’area di sosta al cospetto dell’ospedale), piazza San Francesco e via Valsecchi (al largo del centro direzionale Pastena). I meticolosi banditi avrebbero adoperato una carotatrice, di quelle che s’utilizzano per poter prelevare campioni in occasione dei sondaggi di suolo, creando dei cerchi perfetti nella lamiera, alla maniera di novelli Giotto: la “banda del buco” ha poi introdotto il beccuccio di un’aspiratrice nel foro, impadronendosi dei soldi senza che nessuno senza che nessuno se ne accorgesse: i battipagliesi seguitavano a versare gli spiccioli nelle gettoniere e i ladri continuavano a prelevare comodamente il danaro. L’amara scoperta del raid ebbe il suono d’una notifica: alle 10 del 15 marzo l’apposito software che segnala il gettito del danaro nei parcometri rilevò la presenza d’oltre 1.200 euro nel totem di via Adige, esortando i tecnici di Palazzo di città a vuotare la cassa. I dipendenti comunali, armati di borsetta, approdarono alle porte del rione Serroni per prelevare il danaro. Invano: c’erano solo pochi spiccioli. Non è la prima volta: pure al tempo dell’amministrazione dell’ex sindaco Giovanni Santomauro i parcometri battipagliesi furono oggetto d’una banda di malintenzionati. E negli anni della commissione straordinaria furono ripetutamente saccheggiati, provocando perdite per centinaia di migliaia di euro alle casse comunali.

Facebooktwittermail