PB63, Potolicchio non basta

[di Carmine Lione]

Ci prova fino in fondo la PB63 OMEPS Givova a salvare disperatamente una stagione che pare sempre più prossima al suo più triste epilogo: la retrocessione da quella massima serie difesa, negli anni, con le unghie e con i denti.
Non è servito neppure l’ingaggio della battipagliese Raffaella Potolicchio,di ritorno nella sua città natale dopo tante esperienze cestistiche, ultima in ordine cronologico quella con indosso i colori della squadra di Castellamare di Stabia. L’emozione dell’esordio in massima serie, a difesa di una città diversa da tutte le altre, non fa tremare la mano della giocatrice in occasione del match, tutt’altro che agevole, sul parquet del PalaTagliate di Lucca. Per l’esterna biancoarancio undici punti e ottime sensazioni dal punto di vista individuale che, tuttavia, non bastano alle viaggianti per tornare a casa con due punti che saprebbero davvero di impresa. Beninteso, la partita questa volta resta in equilibrio fino in fondo: le ospiti – cortesia proprio della nuova arrivata – fanno tremare le toscane, rintuzzando prima il gap sino al meno tre (54-51) e portandosi persino avanti sul 54-55 del trentaquattresimo minuto, complice un mini-break di 0-5. Sul più bello, ancora una volta, si spegne la luce: Lucca fa valere la supremazia sotto le plance, con una prestazione monstre di Jeffery che chiude con 25 punti realizzati, e sferra l’ennesimo ko a una Omeps che si ferma a quota 58 punti a fronte dei 68 subiti.
Sette giorni più tardi allo Zauli arriva la visita della corazzata Schio, pluricampione d’Italia e pronta far valere la sua caratura europea: ne viene fuori l’ennesima prova d’orgoglio delle battipagliesi, decise a non mollare sino al trentesimo minuto (42-51), eppure costrette alla resa in un ultimo quarto che serve alle ospiti per allargare la forbice di un match che sancisce – tra l’altro – il ritorno a Battipaglia da avversaria della ex Andrè. 48-70 il finale, che fa ancor più male visti i concomitanti successi di Costa Masnaga su Bologna, e di Torino su Broni al supplementare. 
Giochi virtualmente fatti e salvezza che diviene sempre più un’utopia. Le prossime settimane dovrebbero sancire ufficialmente un verdetto che il sodalizio biancorancio sarà chiamato a metabolizzare in tempi rapidi, così da allestire quanto prima un organico che possa recitare un ruolo da protagonista in vista della prossima stagione agonistica che dovrà essere in tutto e per tutto diversa da quella ormai in archivio.

Nella foto: Raffaella Potolicchio

Carmine Lione

22 febbraio 2020 – © Riproduzione riservata

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