PB63, un passo avanti e due indietro

[di Carmine Lione]

Sembrava poter tornare a respirare la PB63 Omeps Givova Battipaglia, complice il doppio successo rimediato contro Costa Masnago e Virtus Segafredo Bologna; poi, sul più bello, le ragazze care al patron Giancarlo Rossini incappano in due pesantissimi ko che rischiano di condannare lo storico sodalizio a una inattesa retrocessione, dopo anni di imprese nel massimo campionato femminile.
Gli stop, figli del doppio turno interno con San Martino di Lupari ed Empoli, sono una mazzata terribile sul morale del team battipagliese, in caduta libera nello spirito ancor prima che dal punto di vista tecnico, proprio quando la componente emotiva sembrava poter essere l’elemento in più per consentire alla Omeps di rimanere in corsa nella bagarre salvezza.
Invece, nulla di tutto questo: la sfida del 12 gennaio è stata un vero e proprio incubo per Jarosz e compagne, in partita e persino avanti in doppia cifra all’intervallo lungo (37-25), salvo poi commettere il solito harakiri degli ultimi venti minuti che consente alle viaggianti di spuntarla col punteggio finale di 54-57.
Sette giorni più tardi al Palazauli arriva Empoli, per il più classico degli spareggi salvezza che vale qualcosa in più di due punti, anche al netto dei risultati che matureranno sugli altri campi (su tutti il successo interno di Bologna sulla corazzata Ragusa dell’ex Tagliamento). Lecito, se non doveroso, attendersi una reazione furiosa da parte delle bianco-arancio che, invece, una volta di più, dimostrano di non poter competere in un campionato divenuto un labirinto senza uscita. Il tabellone finale recita 50-59, punteggio che testimonia i limiti strutturali nonché la rassegnazione di un gruppo che, almeno nelle ultime due partite, pare aver tirato i remi in barca.

24 gennaio 2020 – © Riproduzione riservata

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