Per cosa voterò

[di Francesco Bonito]

CastelluccioHo troppa stima di voi lettori per pensare che vi interessi il mio giudizio su candidati e liste. E ho troppa considerazione per il lavoro serio che c’è dietro i sondaggi d’opinione – dei quali mi occupo saltuariamente da quasi vent’anni – per commentare le bufale che girano su presunte rilevazioni delle intenzioni di voto dei battipagliesi. Come ho già scritto, mai come in questa competizione elettorale, c’è un’ampia scelta: diversi buoni candidati sindaci e tante persone capaci e oneste tra gli aspiranti consiglieri. Perciò siate ottimisti e aspettate con fiducia: dopo anni Battipaglia potrebbe avere un consiglio comunale e un sindaco all’altezza della situazione. Non vi dirò per chi, ma posso dirvi per cosa voterò. Cioè di cosa, secondo me, Battipaglia ha urgentemente bisogno; di cosa il futuro sindaco, la sua giunta e il nuovo consiglio comunale dovrebbero occuparsi. Elencherò in maniera sintetica la mia lista di priorità.
Il mare, che dovrebbe tornare limpido, o almeno, balneabile; e con esso pulite le spiagge e la pineta.
L’aria: ci sono periodi dell’anno in cui alcuni quartieri sono ammorbati da un olezzo nauseabondo. Si conoscono le cause, ma si è fatto troppo poco per risolvere il problema.
La pulizia della città. Battipaglia è sporchissima, nel centro come nelle periferie. Non si capisce come sia possibile che il cliente Comune non riesca ad ottenere dai fornitori (Alba e altri) un livello di servizio accettabile. Incapacità dei vertici, mancanza di controlli, scarsità di risorse?
Tutto quello che riguarda gli spostamenti dei cittadini: viabilità, manutenzione delle strade, parcheggi, abbattimento delle barriere architettoniche, pista ciclabile.
La manutenzione e il presidio dei giardini e delle ville comunali: poche, malridotte, abbandonate. Ormai frequentate solo dagli “ultimi” e diventate luoghi degradati e insicuri.
Il rispetto delle regole: che significa la lotta agli abusi, la riscossione dei canoni e delle imposte, il controllo del territorio, l’efficienza degli uffici comunali, la trasparenza dell’attività amministrativa.
Come vedete, l’elenco è breve, direi elementare. La sintesi in due parole: decoro urbano. Sono le cose che un buon amministratore dovrebbe saper fare con un impegno minimo e senza risorse economiche straordinarie. Quello che in qualunque cittadina normale è la condizione minima di vivibilità e che, purtroppo, da noi sembra un ambizioso programma di rinascita, un miraggio irraggiungibile. Siamo messi molto male, ma proprio per questo con uno sforzo ragionevole un discreto sindaco può cambiare il volto di Battipaglia. Non abbiamo bisogno di fenomeni, né di salvatori della patria. Li abbiamo visti all’opera negli ultimi decenni e il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Perciò, votate chi vi pare ma scegliete bene, sia il sindaco che, soprattutto, il consigliere comunale. Ma siate altruisti e intelligenti: al vostro prescelto non chiedete in cambio un “favore personale”, ma esigete un vantaggio per tutti. Sarà un’ottima scelta, ve lo garantisco.

1 giugno 2016 – © Riproduzione riservata
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