Piante, sovrappeso e obesità
[di Simona Otranto – erborista]
Più della metà della popolazione in Europa e negli USA è in sovrappeso o addirittura obesa. Una persona viene definita tale quando il suo peso corporeo supera del 20% il suo peso ideale. L’obesità si dice lieve se il peso è compreso tra il 20% e il 40%, media se è compreso tra il 40% ed il 100% del peso corporeo ideale. Esiste un’altra classificazione che si basa sul calcolo dell’ICM indice di massa corporea. L’ICM si calcola dividendo il peso corporeo della persona espresso in kg per l’altezza espressa in metri elevata al quadrato: IMC= peso (kg)/altezza (m)²
Ad esempio calcoliamo il mio. Peso 65 kg, altezza 1,80 m: IMC= 65KG/1,80² = 20,06
In accordo con L’OMS, organizzazione mondiale della sanità, si considera ideale per entrambi i sessi un valore di ICM compreso tra 20 e 25. Si definisce in sovrappeso un soggetto con valore ICM tra 25 e 29. Per valori fino a 34 si parla di obesità lieve, fino a 40 di obesità media, per valori superiori di obesità grave. Ci sono poi altri parametri importanti da tenere in considerazione ad esempio la distribuzione del grasso corporeo, la circonferenza della vita etc.
Il primo, semplice e fondamentale strumento per la perdita di peso è la dieta. Una dieta ipocalorica, ipolipidica o proteica (che è di gran moda in questi ultimi tempi) andrebbe sempre valutata e seguita da un professionista. Il fai da tè, specialmente se prolungato, può portare a carenze e squilibri che possono sfociare in patologie anche gravi. Premesso ciò, vista la richiesta sempre maggiore di integratori “dimagranti” e la vendita online incontrollata, favorita da pubblicità spesso ingannevoli, è importante chiarire che, in ambito naturale, non esiste la pillola magica.
Numerose sono però le piante che possiamo considerare supporti importanti alla dieta e che vengono utilizzate per il trattamento del sovrappeso e dell’obesità. Non sostituiscono un regime ipocalorico, come non sostituiscono neppure uno stile di vita sano e una regolare attività fisica. Gli integratori a base di piante vanno scelti con cura in base alla propria corporatura, allo stile di vita, alle abitudini alimentari, alle patologie se presenti. Si tratta di droghe che possono contenere metilxantine, ad esempio come Mate e Guaranà,che influenzano prevalentemente il metabolismo, oppure amine simpaticomimetiche in grado di aumentare la termogenesi come l’Arancio amaro. Ci sono piante invece a contenuto di mucillagini (Gomma guar, Psillio, Glucomannano) che a contatto con l’acqua si rigonfiano conferendo un senso di sazietà e limitando l’assorbimento di alcuni nutrienti (grasso in particolare). Una pianta come la Garcinia Cambogia interferisce invece con la lipogenesi con conseguente riduzione del peso corporeo. Il Fucus stimola il metabolismo grazie al contenuto di iodio. La Griffonia e la Rodiola sono piante utili per controllare la fame di tipo nervoso. Il Baccello di fagiolo e la Gymnema sylvestre riducono invece l’assorbimento degli zuccheri. La Curcuma agisce prevalentemente a livello epatico, la Spirulina, alga altamente proteica, sostiene e rassoda i tessuti. Tutte le piante citate possono promuovere la perdita di peso, attraverso differenti meccanismi d’azione, all’interno di un regime ipocalorico controllato.
15 maggio 2021 – © riproduzione riservata