Più libri per tutti
[di Benedetta Gambale]
Cosa sarebbe una vita senza libri? Probabilmente una foto sbiadita, priva di emozioni e creatività. Perché dietro ogni pagina, che sia di un libro, di un giornale o di un atlante, c’è sempre un sentimento nascosto, un insegnamento, un pezzo di vita che va ad accrescere la nostra. Promuovere la cultura del libro e della lettura è uno degli obiettivi fondanti di #ioleggoperché, l’iniziativa nazionale che mira a formare nuovi lettori e a rafforzare la presenza della lettura nella quotidianità di bambini e ragazzi. Anche Battipaglia è protagonista. Fino al 28 ottobre, infatti, presso le librerie Mondadori e La Cinciallegra sarà possibile acquistare libri da donare alle scuole, così da sostenere le biblioteche scolastiche. «Purtroppo, soprattutto al sud, il numero di lettori continua a calare – sottolinea Giovanni Colucci, titolare della libreria La Cinciallegra. Il problema è la mancanza di un accesso al libro geograficamente vicino. Nelle città si vedono sempre meno biblioteche, librerie, teatri, cinema. Una scuola con una biblioteca ben fornita e funzionante è un mattone culturale aggiuntivo che riduce questo problema. E Battipaglia ha bisogno di cultura. Grazie a questo evento si evince che c’è fame di libri. Bisogna solo creare una giusta offerta che faccia crescere quelle domande che implicitamente esistono». Dunque, #ioleggoperchè è più di una semplice iniziativa, è un progetto sociale che coinvolge le diverse realtà educanti spronandole a creare, aggiornare e migliorare quei luoghi teatro della crescita dei giovani. E vedere ragazzi e genitori popolare nuovamente le librerie è un passo significativo in questa lotta contro l’aridità culturale. «Ho un’opinione positiva di quest’evento che crea un’intensa sinergia tra librerie, scuole e messaggeri – spiega Alfonso Amato, titolare della libreria Mondadori. Siamo alla quarta edizione e se guardiamo agli anni passati, ci rendiamo conto che si sono raggiunti davvero grandi numeri. Ciò significa solo una cosa: più si promuove, più si ama la lettura. Non solo tramite la vendita di libri, ma anche con attività creative. Purtroppo, inspiegabilmente, ci sono ancora delle scuole restie ad aderire a questa iniziativa».