Primarie: la parola agli sconfitti
Ciotti attacca Landolfi: colpa sua la sconfitta del Pd. Oddati recrimina: voto falsato, i conti non tornano. Soddisfatto del risultato Carmine Galdi
«Quando Landolfi ci mette la mano, il Pd perde e scompare da una competizione elettorale importante come le amministrative di un comune del calibro di Battipaglia». Così parla Pietro Ciotti al termine della lunghissima giornata delle primarie del centrosinistra. Il sindacalista lancia accuse al vetriolo all’indirizzo del segretario provinciale dei dem, Nicola Landolfi. E riconosce la sconfitta del Partito democratico: non si cela dietro i consueti “abbiamo perso bene” post-elettorali, e non parla nemmeno d’un lusinghiero risultato personale. Anche se, alla fine, il presidente di Comunità Storia & Futuro non ha di certo sfigurato: nessuno, alla vigilia delle primarie, avrebbe scommesso che Ciotti sarebbe finito davanti a Nicola Oddati, candidato deluchiano che, in settimana, aveva portato all’ombra del Castelluccio il gotha del Pd provinciale e regionale. Eppure è andata così e, in casa dem, qualche rimpianto resta.
«È stato un vero e proprio bagno di democrazia – spiega il sindacalista – e a aver portato i cittadini a votare, con i numeri registrati, è stato qualcosa di spettacolare: la dice lunga anche a chi ha osteggiato in ogni modo le consultazioni interne alla coalizione».
Da qui la stoccata ai dirigenti provinciali e regionali del Pd: «È un grande segnale inviato a coloro che pensano che ci siano soltanto le loro condizioni».
Il sindacalista si esprime pure in merito alla candidatura di Oddati alle primarie: «Alla fine, abbiamo dovuto subire una fase di travaglio, visto che hanno catapultato un candidato all’ultimo minuto». E non usa mezzi termini: «È l’ennesima sconfitta del Pd provinciale».
Ciotti sorride e abbraccia Lanaro. Garantisce che lui e i suoi resteranno nella coalizione guidata dal veterinario. Parole che danno l’idea d’un vero e proprio pizzicotto sulla pancia.
Per Nicola Oddati, invece, il quadro della domenica delle primarie è a tinte fosche. «Fin dalle undici di mattina – dichiara l’ex assessore della giunta Iervolino – c’era un clima di caos e di disorganizzazione, e all’interno del seggio erano evidenti le pressioni affinché si votasse per Lanaro, o comunque per qualsiasi altro candidato purché non fosse Oddati». La vasta affluenza sarà pure stata un risultato positivo, ma si tratta d’un dato che, oltre ai pro, ha i suoi contro: «C’è stata una fortissima ingerenza, con esponenti del centrodestra che hanno votato». Accuse pesanti, quelle di Oddati, che tira in ballo anche gli altri candidati sindaci: «Tutta Battipaglia sa che qualche altro pretendente alla fascia tricolore sosteneva qualcuno, e lo stesso Gerardo Motta m’ha detto personalmente che avrebbe sostenuto Lanaro perché avrebbe preferito sfidare lui alle amministrative». I conti, secondo Oddati, non tornano: «Ci sono almeno 2000 voti in più. Com’è possibile che un partito con 150 tesserati porti a votare alle primarie più di 5300 persone per poi prendere 2000 voti alle comunali?».
Oddati avrebbe preferito che venisse accordato qualche giorno in più: «Non mi sento sconfitto perché in soli quindici giorni ho raccolto 1145 preferenze, un numero pari a quello conseguito da chi lavorava da tre anni. Avrei voluto un po’ di tempo in più per la campagna elettorale, ma il Pd battipagliese non m’ha concesso quanto richiesto».
E ora? «Mi pare chiaro – dice il politico – che all’indomani delle primarie siamo esattamente nella stessa situazione del giorno prima e non vedo come si possa garantire una tenuta politica futura, per cui auspico una riflessione nel partito per mettere le basi a un vero centrosinistra assestato. E comunque vanno garantite trasparenza e pulizia delle liste. A queste condizioni io darei tutta la mia disponibilità».
Più sereno Carmine Galdi, che si dichiara soddisfatto di aver conquistato il 12% dei consensi. «Come indipendente in una primaria di coalizione, contro quattro candidati del Partito democratico e una macchina civica da guerra, sostenuta da Scelta civica, ho ottenuto un grosso risultato. La battaglia è stata stimolante ed entusiasmante. Devo fare un ringraziamento a tutti i cittadini che hanno voluto darmi fiducia e a tutta la mia giovane organizzazione di Iniziativa popolare. Questo nuovo percorso politico – ha ribadito l’avvocato battipagliese – è solo all’inizio. Nei prossimi giorni faremo una serena analisi del voto e continueremo a lavorare per portare alle prossime amministrative una competitiva e autorevole squadra. Spero solo che chi è stato scelto a rappresentare l’intera coalizione del centrosinistra riesca a formare una squadra all’altezza della città di Battipaglia, cambiando radicalmente l’andazzo degli ultimi 20 anni».