Pubblica illuminazione, nel 2023 più luce per tutti 

[di Stefania Battista]

Un intervento da due milioni 700 mila euro. È questa la consistenza del progetto messo a bando dalla centrale unica di committenza su incarico dell’amministrazione comunale di Battipaglia, a valere sui fondi Pics, per rinnovare quasi completamente l’impianto di pubblica illuminazione in città. La gara scadrà il 23 novembre. Manca poco quindi, per sapere, quali e quante offerte giungeranno alla Cuc per realizzare il progetto messo a punto dallo studio Gms di Milano. 

Sicurezza, sostenibilità, risparmio energetico e anche adeguamento di conformità: queste le linee guida seguite dai progettisti. Un indirizzo che, con un simpatico gioco di parole, l’architetto Margherita Suss dello studio Gms, ha definito frutto della collaborazione con una amministrazione “illuminata”.

Obiettivo: ridurre i consumi e migliorare l’efficienza. Per ottenerlo verranno aumentati i punti luce e diminuiti, invece, i quadri elettrici di comando: dagli attuali 4900 punti di illuminazione si passerà a 5008 complessi illuminanti, mentre si diminuiranno i quadri di comando da 124 a 116. Dovrebbe finalmente trovare uniformità anche l’estetica, si spera a vantaggio non solo dell’occhio ma anche dell’efficienza. Ovviamente, la nuova pubblica illuminazione sarà a sorgente led, mentre ad oggi l’82% è ad alta pressione e solo il 3% è di nuova generazione.

«Puntiamo a partire con i lavori a inizio 2023 – ha spiegato il consigliere delegato ai Pics, Salvatore Anzalone, durante la conferenza stampa del 15 novembre – e a concluderli entro la fine dell’anno. Abbiamo cercato di mettere in piedi un intervento che sia anche esteticamente bello nella zona centrale; inoltre, illuminiamo le zone rurali attualmente sprovviste di luce. Il 71% degli impianti elettrici verrà completamente sostituito e ognuno di essi sarà soggetto a manutenzione costante».

Il progetto attuale non prevede ancora l’impianto in litoranea, per il quale lo stesso Anzalone ha precisato:
«Stiamo procedendo con la programmazione a scavalco 2021/2026 che la Regione dovrà approvare, in cui puntiamo a inserire un’altra quota di pubblica illuminazione relativa alle zone che portano alla Litoranea, dove l’impianto non è proprio più funzionante».

«In un momento di crisi come questo – ha puntualizzato la sindaca Cecilia Francese – l’illuminazione a led ci darà una mano a contenere i costi, anche se non basta e noi sindaci siamo sul piede di guerra per avere un maggiore sostegno dal Governo. Con questo progetto, che per noi è molto importante, saranno completamente illuminate zone rurali come via Tufariello e via Tempa delle Craste». 

19 novembre 2022 – © riproduzione riservata

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