Pubblica illuminazione: serve più luce

[di Stefania Battista]

Pubblica illuminazione da potenziare e migliorare. Ne sono consapevoli gli amministratori comunali. Così, in attesa che vengano risolte le vicende giudiziarie che hanno coinvolto la Dervit e la subappaltatrice Alfieri Impianti, l’ufficio tecnico ha proceduto a un nuovo affidamento. Ad eseguire i lavori sarà la Delfino sicurezza e servizi, con sede in Battipaglia. Lavori sotto soglia, quindi con affidamento diretto. Oltre al potenziamento della pubblica illuminazione della villa comunale Ezio Maria Longo di via Domodossola e dell’impianto in via Belvedere, all’intersezione con via Donatello e via Michelangelo, la ditta battipagliese si occuperà anche della videosorveglianza del parcheggio vicino all’istituto Marconi, della messa in sicurezza degli impianti elettrici delle scuole e degli edifici comunali e persino “dell’automazione impianto di condizionamento e di riscaldamento della Casa comunale”. In tutto sono previsti lavori per circa 67.000 euro.
Si procede insomma a step. Come spiega l’assessore Pietro Cerullo.
«Questi lavori non erano previsti nel progetto dei Pics, ricadono interamente sul bilancio comunale. Man mano che si riscontrano le necessità stiamo provvedendo».

Sulle lacune della nuova pubblica illuminazione, Cerullo precisa. 
«Siamo perfettamente consapevoli che vi sono delle criticità e dei problemi da risolvere; ad esempio via Olevano è da rifare. Ma dovremo attendere che la Dervit risolva i propri problemi. Poi chiederemo gli interventi necessari per migliorare l’illuminazione laddove non è funzionale». 

E sembrerebbe un discorso logico se non fosse che all’Albo pretorio il 23 dicembre è comparsa una lunga e dettagliata determina di “presa d’atto e approvazione del Certificato di collaudo statico” dei lavori effettuati dalla Dervit con la conseguente liquidazione delle fatture. Ci si chiede quindi se sarà possibile contestare l’esatta esecuzione dei lavori a questo punto o se, per ottenere eventuali migliorie, sarà necessario procedere con un nuovo affidamento e ulteriori oneri a carico del Comune. Nella determina in questione si legge anche del subappalto alla Alfieri impianti, chiesto dalla Dervit il 12 giugno 2023 e approvato dal Comune per “alcune lavorazioni”. La ditta, riconducibile alla famiglia dell’ex presidente della Provincia, aveva anche rinunciato al pagamento diretto preferendo passare per la Dervit stessa, “in virtù di clausole di pagamento più favorevoli allo stesso”. Nel frattempo l’amministrazione comunale aveva “implementato” la mole dei lavori affidati alla Dervit, sia con il tratto di via Tufariello e Tempa delle Craste che con quello lungo la litoranea. Infatti, a febbraio 2022 la volontà di ampliare l’intervento lungo “la S.P. 175 litoranea, nel tratto ricadente in ambito comunale, oltre che realizzare ex novo impianti di P.I. lungo le due strade provinciali S.P. 135 e S.P. 312, rispettivamente dal centro abitato di Battipaglia all’intersezione con la S.P. 8 e dalla S.S. 18 al quartiere Santa Lucia” veniva inoltrata alla Provincia che ne era proprietaria. E pochi giorni dopo – era il 25 marzo 2022 – tra la sindaca Francese e l’ex presidente Alfieri veniva firmato il nulla osta a procedere. A giugno dell’anno seguente il tratto di pubblica illuminazione della litoranea passa proprio alla proprietà comunale, con un nuovo atto a firma dei due rappresentanti legali degli enti locali. 

Tali lavori, definiti supplementari, vengono quantificati in 1.600.000 euro. Sempre affidati alla Dervit. L’importo totale, dunque, passa dai precedenti 3.500.000 euro a 5.100.000 euro. L’operazione viene effettuata con la rimodulazione della programmazione dei Pics procedendo in maniera molto veloce per non perdere i finanziamenti. E il 23 dicembre 2024, subito dopo aver acquisito l’ultima fattura, aver constatato e approvato il collaudo dei lavori, aver chiesto le verifiche al casellario giudiziario dei soci della Dervit a carico dei quali risulta “nulla”, è stata liquidata l’ultima trance del pagamento. 

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