Rigenerazione urbana
Dopo le polemiche scaturite dall’approvazione nel Consiglio comunale del 7 settembre di nuovi interventi di edilizia residenziale, per rispondere alle accuse mosse dall’opposizione politica, l’Ufficio stampa del Sindaco, lo scorso 10 settembre, ha diramato una nota che intende far chiarezza su quanto deciso e approvato dalla maggioranza.
Per completezza d’informazione, ne pubblichiamo un ampio stralcio, inclusa la dichiarazione di Cecilia Francese.
“Torna al centro del dibattito la rigenerazione urbana che costituisce un processo che può dare risposte alle diverse crisi in atto nelle città e nei territori. Riqualificandoli e rendendoli fruibili alla cittadinanza. La questione del recupero degli spazi vuoti fa parte, infatti, di un più ampio ragionamento sulla città, il recupero degli spazi sfitti, è centrale nel territorio, dove numerosi sono gli edifici dismessi, soprattutto riferiti al settore produttivo, per i quali è necessario trovare una nuova destinazione. Rigenerare significa, in ambito urbano, approcciarsi all’evoluzione di un tessuto edificato e non, attraverso una serie di continue demolizioni, ricostruzioni e rifunzionalizzazioni delle sue parti che tengano conto delle esigenze specifiche del contesto. Con questi interventi restituiamo alla città 24 mila mq di standard che al momento sono occupati da volumetrie già esistenti, fatiscenti e degradate restituendo alla città piazze e strade.
«Non accettiamo che passi il messaggio della colata di cemento, stiamo riqualificando aree degradate, recintate, inutilizzate e con contenitori abbandonati. Pensare ad un aumento degli standard nella nostra città significa riqualificare. Verde, parcheggi, attrezzature di interesse comune che al momento non abbiamo. Acquisire dal privato per rigenerare a nostra volta ci sarebbe costato 5 milioni di euro, oggi riqualifichiamo, non aumentiamo le volumetrie, offriamo servizi e l’Ente incassa due milioni di euro. Si agitano spettri che non esistono, abbiamo avuto ragione in altre sedi e in altre occasioni. L’istruttoria la cura il settore che ha lavorato bene e su un diritto del privato in base ad una legge regionale speciale: il Consiglio comunale si è espresso in merito agli standard urbanistici da offrire alla città» ha dichiarato la sindaca Cecilia Francese.
Nel dettaglio, con “O.F. immobiliare” restituiamo 17 mila mq di standard (verde, parcheggi, attrezzature di interesse comune) alla città: 1000 mq di viabilità da Prg, 490 mq viabilità per esproprio, una viabilità prevista dal piano regolatore dal 1972. Oltre ad ampliare via Sturzo ci sarà il collegamento tra via Battisti e via Plava. Su una previsione di standard pari a 17.800 mq, con la cessione di ulteriori 1.016 mq. quale viabilità che si sviluppa su area di proprietà e di ancora ulteriori 490 mq. sempre destinati a viabilità (ampliamento di via Don Sturzo).
Con l’intervento “Mediterranea”: superficie catastale di pari a 2.368 mq, con una previsione di standard pari a 1.680 mq. Zona al momento recintata, privata e senza alcuna possibilità di uso pubblico. Con l’intervento “Coro Urbano” abbiamo invece una superficie catastale 7.248 mq, una superficie di standard complessiva pari a 6.432 mq, compresa l’area da cedere per completare la viabilità del PIU Europa, pari a circa 340 mq e una piazza ad uso pubblico. Con l’intervento “Vicinanza” abbiamo la cessione di 160 mq circa tra marciapiedi e lavori di ampliamento strade”.