Rivoluzione cristiana, è l’ora di Maria Rosaria Sica

Svolta nella politica cittadina battipagliese. Il partito Rivoluzione cristiana, retto fino a lunedì scorso da Fernando Zara, è stato commissariato. La decisione è stata presa dal presidente del comitato regionale Alfonso Quaranta e avallata dal leader nazionale Gianfranco Rotondi. Al posto dell’ex sindaco, a Battipaglia in questa fase di transizione guiderà il partito la referente provinciale Maria Rosaria Sica, giornalista de Il Mattino e dell’emittente televisiva locale Sud Tv.
«La nostra attenzione deve essere focalizzata sul territorio. Stiamo individuando – dichiara Sica – una persona, una donna, che possa impegnarsi sulle problematiche della città e possa dare il proprio contributo al partito. Riteniamo che le donne possano avere quel valore aggiunto che può fare la differenza. Costruiremo una squadra coesa che sarà presente nel panorama politico locale e regionale».
Per la referente provinciale, Rivoluzione Cristiana rappresenterà un «partito aperto a tutti, senza filtri e preconcetti». In attesa della nomina del commissario, che avverrà in questi giorni, Sica spende importanti parole sulla vicenda del compostaggio: «Immaginare la realizzazione di un impianto a Battipaglia, nella Piana del Sele, è non solo illogico, vista la presenza di un sito di compostaggio a Eboli e di uno stir nella stessa area, ma anche inspiegabile sul piano dei rapporti istituzionali e delle strategie nelle politiche di gestione dei rifiuti». Poi punta il dito contro la giunta campana: «Scelte che la Regione assume inserendosi in un vuoto di rappresentanza che da anni sta impoverendo la Piana del Sele e le aree del Cilento, dove sempre più si avverte la necessità di nuovi riferimenti che sappiano interpretare le necessità delle comunità e la volontà di preservare ambiente e salute dei cittadini».
E sulle accuse mosse da Zara che, senza mezzi termini, ha parlato di «accordi politici con Cecilia Francese e di ambizioni alle prossime politiche per Sica», la giornalista commenta: «Io sono la segretaria provinciale di Rivoluzione cristiana e saremo un tutt’uno con la coalizione di centro, con Cesa, Romano e Fitto; quello che poi accadrà sulla base dei collegi e sulle scelte non si può ancora dire. Non escludo una candidatura, ma è presto per parlarne. Si vedrà a ridosso delle elezioni. Con Cecilia Francese c’è un rapporto di stima ma non c’è nessun accordo, non aggiungo altro».
Nonostante lo strappo tra Zara – che negli ultimi mesi aveva agitato le acque all’interno della maggioranza – e il partito, le cose probabilmente non cambieranno all’interno della coalizione di Cecilia Francese: «I tre consiglieri – dice Fernando Zara – rimarranno sotto quel simbolo per tutta la durata del mandato; la Sica non ha potere, la lista l’ho presentata io. Marino e Amendola rimangono dove sono stati eletti».

20 ottobre 2017 – © Riproduzione riservata
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