Ronda di notte

Ad Amsterdam è un celebre quadro di Rembrandt, ma a Battipaglia è il diario di una nottata di presidio davanti all’ex Stir, vissuta da alcuni attivisti del comitato Battipaglia dice no e raccontata da Lidia D’Angelo

Ieri sera (21 settembre, nde) alle 22 sulla zona industriale, solita puzza accompagnata da bruciore alla gola ed agli occhi. Decidiamo di fare un giro per capire. Al solito il primo luogo dove ci rechiamo è dietro allo stir, dove si avvertono i due distinti odori: Eboli più secco e “legnoso”, Battipaglia più acido e penetrante.
Davanti allo stir invece la puzza acida è fortissima. Fermi da qualche minuto lì davanti decidiamo di provare a chiamare qualcuno. Ma poi dal cancello dello stir esce un camion, chiudono l’ingresso e la puzza diminuisce di parecchio. La mia idea è che l’odore asfissiante sia derivato dall’apertura dei capannoni dove è depositato il biostabilizzato. Ma è una mia supposizione osservando la situazione.
Quando la puzza diminuisce, ci allontaniamo dal posto e incontriamo una pattuglia dei carabinieri con cui ci fermiamo a parlare. Ma, manco a dirlo, ci invitano ad andare in caserma; non possono raccogliere denuncia ma nemmeno fare una relazione in cui riportano quanto stanno sentendo con i loro stessi nasi.
È da tempo che chiediamo una task force h24, è da tempo che spieghiamo che la puzza non si può portare in caserma. Continuiamo ad inviare mail ai Noe, a fare segnalazioni, ma la situazione non cambia.
Se il loro scopo è di sfinirci avendo poi la zona libera si sbagliano. Siamo pochi, siamo impotenti, ma continueremo a gridare sempre, con tutta la nostra voce.

28 settembre 2018 – © riproduzione riservata
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