Scout: la natura insegna
A Battipaglia esiste una realtà sconosciuta a molti, una realtà tanto silenziosa quanto preziosa per la crescita sana di bambini e adolescenti. Passeggiando di sabato pomeriggio presso il piazzale antistante la chiesa di Sant’Antonio (quartiere Serroni) si notano tanti ragazzi dagli otto anni in su, in divisa: sono i giovani del Gruppo Scout Battipaglia 7, che si preparano alle loro attività settimanali. Più che un hobby quella degli scout è una vera e propria scuola di vita, nella quale si impara a stare insieme, a condividere lo spirito di sacrificio, a saper servire prontamente il prossimo senza chiedere nulla in cambio. Chi è scout sa che fra le tende piantate in una radura di un bosco di faggio si impara a rispettare, osservare e ascoltare la natura; capacità che con la frenesia dei nostri giorni la maggior parte di noi ha perso. Nella nostra realtà, sempre più tecnologica, dove senza uno smartphone si è scollegati dal resto del mondo, gli scout ritrovano la bellezza e la necessità di riscoprire le arti manuali, e sanno che, in fondo, il mondo non è solamente dietro uno schermo ma soprattutto fuori dalla finestra. Questa silente realtà cittadina, purtroppo, non riesce a fiorire come un tempo, in quanto la maggior parte dei giovani oggi ha interessi e stili di vita omologati, dettati dalla nostra era scettica e piatta, nella quale, addirittura, chi ha passioni insolite è oggetto di derisione e di scherno.
Sarebbe bello vedere più ragazzi impegnati a prendere appunti dalla maestra natura e a seguire le lezioni di vita di questo Gruppo Scout, se non altro per combattere questa società che forma automi tutti uguali. Chi vuole, può ribellarsi a questa logica: a Battipaglia si può, basta volerlo.