Se la scena è aperta

[di Antonio Abate]

Scenaperta Teatro è pronta a ripartire dopo un periodo davvero difficile a causa del covid 19. L’associazione teatrale battipagliese ha voglia di recuperare il tempo perduto, proponendo una serie di interessanti attività ai propri associati e agli amanti del teatro. Nata nel marzo 2001, l’associazione si è sempre occupata di teatro, attraverso l’organizzazione di spettacoli, con laboratori e come esperti esterni nelle scuole di Battipaglia. Dal 2017 ha un proprio laboratorio per bambini e ragazzi, diretto da Romina Pastorino, che oggi conta circa 80 iscritti. Dallo scorso anno inoltre è partito anche quello per adulti, tenuto da Nunzio Zuzio.

«Siamo davvero felici di ripartire – ha sottolineato il presidente Danilo Vaccher – La chiusura forzata ha fermato tutte le attività in presenza, ma non ci siamo arresi e abbiamo tenuto dei corsi di laboratorio teatrale online per i nostri ragazzi. Inoltre, tutti i gruppi si sono esibiti in diversi esperimenti di doppiaggio a distanza, prestando la voce ad alcuni trailer cinematografici, adatti alla loro età, sperimentando altri aspetti della loro personalità oltre che nuove sfumature recitative. Per i più piccoli la maestra Romina ha periodicamente preparato e inviato in video, con la sua voce e con l’ausilio di immagini e suoni, alcune fiabe tra le più conosciute».

La ripresa, ricorda Vaccher, si è subito confermata difficile. Il presidente di Scenaperta Teatro non vuole però abbattersi: «C’è stata l’ovvia difficoltà di gestire gli allievi con i dovuti distanziamenti e tutte le precauzioni previste in ingresso e in uscita dalla sede. Tuttavia, i giovani e i bambini hanno mille risorse e, nonostante tutto, la loro presenza è stata assidua e costante, questo ovviamente anche grazie ai genitori che ripongono in noi la massima fiducia». Una fiducia che ha permesso all’associazione di lavorare e di cominciare a preparare sia dei laboratori teatrali che le prove di un nuovo spettacolo della nascente compagnia professionale Scenaperta Teatro che debutterà all’inizio del nuovo anno. 

Come spesso evidenziato da altri esperti del settore teatrale, anche Vaccher sottolinea la necessità di una mano tesa da parte delle istituzioni: «C’è bisogno di maggiore vicinanza rispetto alla cultura in generale, non confinerei il discorso al teatro amatoriale. La cultura è l’anima di una comunità ma sembra che questa cosa la comprendano in pochi. Bisognerebbe avere negli enti locali delle figure più vicine all’arte e alla cultura, ma soprattutto che ne portino linfa per iniziativa, per partecipazione attiva e non soltanto attraverso inutili patrocini».

31 luglio 2021 – © riproduzione riservata

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