Se son rose fioriranno!
Dopo “Alberi Custodi” nasce il progetto Taverna nelle Rose,da un’idea di Anna Serriello, presidente dell’associazione Wonder Tortilla, e dal suo amore per Taverna delle Rose, rione dove risiede con la sua famiglia da oltre settant’anni. Tutto parte da un ricordo, quello della presenza diffusa di piante di rose nel quartiere, condiviso in amicizia con Simona Otranto, responsabile dei progetti denominati Invasioni Botaniche che legano il verde alla memoria della città di Battipaglia. Anna da bambina passeggiava per strade povere di case ma piene di rose, in quel quartiere che oggi conserva la presenza di questo fiore soltanto nel nome. Eppure, l’esistenza della rosa nel territorio di Battipaglia vanta numerose testimonianze. Si legge in Itinerario per lo Regno delle due Sicilie di Giuseppe Francioni Vespoli, Napoli dalla stamperia francese, 1828: “La strada dal ponte di Battipaglia divergendo dal mare, rade il piede di piccole colline e tocca Evoli. Questa città, d’aria mediocre, famosa per la fertilità delle sue amene campagne, credesi fabbricata da Roberto Guiscardo. È posta sulle falde di una collinetta all’aspetto di vastissima pianura. Il suo territorio pieno di mirto di lentisco e di rose si estende oltre a 40 miglia fra il Sele ed il fiume Battipaglia, chiamato anticamente Tusciano: è feracissimo nella produzione de’ buoni vini ed eccellenti oli. I latticini son delicati, essendo antica l’industria delle bufale presso gli Ebolitani: i fiumi sono pescosissimi”.
Un’attenta ricerca storica, condotta da Maurizio De Filitto, avvalora e consolida il ricordo di Anna: la presenza delle rose è testimoniata a partire da fine ’800 in una più vasta area denominata “Terra delle Rose” compresa tra S. Lucia e Taverna Maratea.
E allora perché non restituire le rose a Taverna? Perché non recuperare e consolidare l’identità del luogo, il suo genius loci?
Da qui nasce il progetto Taverna nelle Rose con l’obiettivo di realizzare un giardino di rose in un’area all’interno della villa comunale con la messa a dimora di 130 piante di rose tra arbustive, sarmentose (Rambler) e rampicanti (Climber) appartenenti a 63 varietà differenti selezionate dall’architetto paesaggista Angiola Cillari in collaborazione con l’architetto Eleonora Mastrangelo, per la bellezza del fiore, la rifiorenza, il portamento, la resistenza alla siccità e alle malattie, la facilità di coltivazione. Il supporto agronomico sarà a cura dei dottori Maria Gabriella Nicastro, Antonio Mondillo, Luigi Vicinanza.
Il progetto, presentato al Comune di Battipaglia lo scorso dicembre, che vede l’immancabile collaborazione di Luigi Viscido, è in via di approvazione definitiva. L’amministrazione guidata dalla sindaca Francese lo ha approvato in giunta all’unanimità e si impegna a coprire parte delle spese necessarie. Il resto sarà messo a disposizione delle associazioni attraverso una raccolta fondi. 150 saranno le t-shirt stampate da Mondo Lavoro di Vincenzo Pantalena, dalla grafica esclusiva ideata per l’occasione dell’artista Annalisa Mandarino.
Il mese di maggio, in corrispondenza della fioritura, sarà organizzato un calendario ricco di eventi. Davvero è il caso di dire: se son rose fioriranno!
10 febbraio 2024 – © riproduzione riservata