Sette assessori per la rivoluzione Francese
[di Stefania Battista]
Una Giunta quasi completamente nuova. Due sole le riconferme, entrambe donne. La prima, Maria Catarozzo, oltre ad essere confermata assessore al bilancio, finanze e tributi, ricoprirà anche l’importante ruolo di vicesindaco. Senza di lei, infatti, Cecilia Francese non avrebbe potuto raggiungere l’agognato obiettivo del risanamento dei conti comunali. Commercialista, molto riservata, Gabriella Catarozzo ha finora rifuggito il più possibile le luci della ribalta. Ma la carica di vicesindaco la obbligherà, molto probabilmente, a essere in prima linea più di quanto ami.
Riconfermata anche Francesca Giugliano, che aveva ricoperto la carica di assessore alle politiche sociali nell’ultimo anno del primo mandato, trovandosi a dover organizzare il neonato Piano di zona. Un compito arduo che probabilmente assorbirà gran parte del suo impegno. Ma Giugliano, ex direttrice della casa famiglia creata da don Ezio Miceli, ha tutta l’intenzione di vincere la sfida.
L’assessore più giovane è Paolo Palo: quarantaduenne, geometra, ha collaborato a diversi progetti, tra i quali quello di piazza della Libertà a Salerno. Consulente assicurativo, è uno dei fondatori del gruppo Avanti Battipaglia insieme a Marco Campione che, però, è rimasto dietro le quinte. Tra le numerose deleghe attribuitegli due particolarmente difficili per Battipaglia: manutenzione e decoro urbano. Insomma sarà lui l’assessore che dovrà non solo correre ai ripari ogni volta che qualcosa non funziona, ma anche convincere i cittadini a rispettare l’ambiente in cui vivono.
Un compito che dividerà con il professor Vincenzo Chiera, assessore all’ambiente e igiene urbana. Chiera, che è geologo, ha un lungo curriculum in tema di gestione dei rifiuti e ambiente. Fu, tra l’altro, coordinatore del piano provinciale di gestione dei rifiuti tra il 1993 ed il 2009, ma anche membro del commissariato speciale per i rifiuti all’epoca del prefetto Catenacci. Ha lavorato con Ecoambiente dal 2010 al 2014 anche in qualità di consulente per gli impianti a gestione provinciale, tra cui l’ex Stir di Battipaglia.
Egidio Mirra, dopo una lunghissima militanza come consigliere, tra l’altro sempre nelle file del Partito democratico, per la prima volta diventa assessore. Secondo Cecilia Francese si tratta dell’unico “assessore politico”. A Mirra sono state affidate le seguenti importanti deleghe: attività produttive, rapporti con i sindacati, gli enti e le società sovracomunali, personale. Insomma si potrebbe definire il deus ex machina del secondo mandato Francese. Costruttore dell’alleanza con parte della ex Giunta Santomauro, Mirra era stato dato come possibile vicesindaco. Ma all’ultimo momento Cecilia Francese, che ha rivendicato una scelta autonoma, senza condizionamenti, ha scelto Maria Catarozzo.
Torna la delega alla gentilezza, accompagnata da cultura, pubblica istruzione, pari opportunità ed eventi con l’ingresso in Giunta della ex preside del liceo Medi di Battipaglia, Silvana Rocco. Andata in pensione quest’anno, l’ex dirigente ha deciso di mettere in campo la lunga esperienza maturata nell’ambito scolastico per dare “un impulso alle iniziative culturali” in città.
Infine, ma non per ultimo, l’outsider. Giovanni Lambiase, meglio conosciuto come Gianpaolo, ex assessore provinciale, politico di lungo corso, architetto. Lambiase ha sempre militato a sinistra. Ultimamente ben più a sinistra del Pd, tanto da essersi candidato sindaco in aperta opposizione a Vincenzo Napoli e ai deluchiani. A lui si deve il primo progetto di riqualificazione della fascia costiera, mai pienamente attuato. Ora proprio in Lambiase, nominato assessore all’urbanistica, si ripongono le speranze di molti cittadini per fermare ulteriori colate di cemento.
13 novembre 2021 – © riproduzione riservata