Sindrome di Münchausen per procura

Esistono, purtroppo,  madri in grado di “ridurre i figli alla condizione di malati” più o meno gravi. Non sono mamme capaci di uccidere volontariamente e immediatamente il proprio bambino, ma si tratta di madri psicologicamente instabili che per attirare su se stesse le attenzioni, la stima, la pietà e il riguardo del mondo colpiscono i bambini subdolamente e tragicamente: queste donne sono tutte affette dalla sindrome di Münchausen per procura. Tale sindrome è una serissima patologia psichiatrica che normalmente affligge il genitore o la persona che stabilmente si prende cura di un bambino o di un disabile, ma con maggiore frequenza questa patologia interessa le madri. La mamma con sindrome di Münchausen assume dei comportamenti  che mirano a indurre il bambino-vittima in una situazione patologica, situazione in ragione della quale il piccolo arriva a presentare evidenti sintomi di un disturbo fisico o psicologico. Queste madri ripetono costantemente al figlio frasi inquietanti, come: “Tu stai male” o “Tu devi morire”  e raccontano al bambino episodi, sintomi e manifestazioni di una malattia che il piccolo assolutamente non ha ma che, giorno dopo giorno, si convince di vivere. E ci sono madri malate che, in maniera ancora più violenta e inconcepibile, inducono nel bambino i sintomi di una malattia letteralmente “avvelenando il figlio”, somministrandogli sostanze o ferendolo volontariamente.
La donna affetta da sindrome di Münchausen è, dunque, capace di compiere azioni manipolatorie, di tipo fisico o psicologico. Queste madri malate agiscono per appagare un personale bisogno di affermazione sociale, sono comunemente donne dalla cultura alta o elevata ma non professionalmente e personalmente soddisfatte. Si tratta di donne dal buon livello di istruzione e con una cultura medica (anche costruita in totale autonomia); comunemente queste mamme vengono considerate dal personale medico come molto collaborative e prestano apparentemente tanta attenzione alla cura del bambino. Spesso sono madri molto presenti e di solito espongono pubblicamente la propria condizione di mamme “colpite da una tragedia” e amano essere considerate, sostenute, compatite. Spesso le madri che soffrono della sindrome di Münchausen sono state bambine vittime di abusi e violenze. La ferita psicologica che la sindrome lascia sulle piccole vittime è profondissima. I bambini vittime di madri criminali possono recuperare buone condizioni di salute ma il loro cuore resta devastato dal dolore.
Dal punto di vista legale l’aggressore, sebbene malato, è colpevole di un reato contro la persona: si tratta di maltrattamenti, a seconda dei casi fisici o psicologici e l’azione criminosa si configura come violenza sui minori.

13 novembre 2015 – © Riproduzione riservata
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