Sostiene Lanaro

LanaroEnrico Lanaro, 45 anni compiuti a febbraio scorso, sposato con due figli, una laurea da medico e una da veterinario. È lui il vincitore delle primarie del centrosinistra che si sono tenute lo scorso 6 marzo. Sarà lui il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra a Battipaglia.
Come si sente all’indomani del trionfo elettorale?
«Sinceramente mi sento come ieri, anzi, forse rispetto a ieri avrò qualche amico in più, ma non è cambiato niente».
Battipaglia ha voluto un giovane professionista del territorio.
«Giovane professionista di Battipaglia di origini e di cuore. Ho fatto la scelta di investire con una professione che a Battipaglia era molto più difficile che a Roma e Napoli, dove ho lavorato. E l’ho fatto apposta: volevo fare questo a Battipaglia, era controcorrente quindici anni fa».
Ci sono stati tanti problemi durante queste primarie. Lei ritiene siano state delle elezioni corrette?
«Le primarie secondo me si sono svolte regolarmente. Pensi che io non sono stato lì tutto il giorno, ma c’erano i miei due bambini. Non li avrei lasciati da soli in un luogo dove pensavo ci potesse essere agitazione. Di quelli di Santomauro non ne so assolutamente nulla e le dico che sono talmente ignorante da un punto di vista politico, che non riesco a dirle neanche chi sono, tranne qualche nome. Coloro che forse erano affezionati a me realmente erano Egidio Mirra, Salvatore Anzalone, Alfredo Liguori e Giovanni Valletta. Io però parto dal presente e quel passato là non l’accredito».
Un commento sulla registrazione audio relativa al “rimborso” dell’euro?
«La storia delle monete [pare che alcune persone offrissero l’euro necessario per votare, ndr], secondo me, è una cosa ridicola. Una cosa è se cambiavano soldi lì dentro, ma questa roba va data agli organi competenti e va portata avanti. Lanaro non ha dato neanche dieci euro. Devono giustificare quello che dicono, quella è una manovra».
Adesso dovrà confrontarsi con gli altri candidati, come si regolerà?
«In questa settimana, al netto di impegni, incontrerò tutti. Partirò dal segretario cittadino e dal segretario provinciale. Successivamente ascolterò i candidati, prima singolarmente e poi insieme. Non so se l’architetto Vitolo è ancora della partita. È vero che ha rinunciato alle primarie, ma non credo sia politicamente fuori. È un professionista, un contributo può darlo».
Durante lo scrutinio, lei ha anticipato che non conferirà incarichi agli altri contendenti delle primarie. Conferma?
«Lanaro è un civico, adesso a capo della coalizione, che allo stato ha tre liste. Quindi, metto in campo 72 nuove facce mai state in politica e che non hanno mai avuto incarichi politici. In più, ci sarà Cittadini per Battipaglia, costola di Scelta civica. Poi ci sarà la coalizione, a cui Lanaro chiederà di rispettare regole precise nella selezione dei candidati, il rispetto del codice civile e penale e del codice deontologico politico; questo non significa non essere mai stato candidato, né non avere avuto incarichi politici. Se dovessi fare un esempio, non posso dire nulla se il Pd candida Egidio Mirra, è un professionista, né tantomeno se si candida Davide Bruno, né se si candida il mio antagonista Pierino Ciotti».
Riuscirà a mettere insieme tutti?
«Devo metterli per forza tutti insieme. Spero che avremo linee programmatiche da condividere. A oggi, non credo di avere questo tipo di problema e non credo ce ne siano nemmeno per loro. Lanaro ha bisogno di loro e loro di Lanaro. Non c’è però da perdere più tempo, devo pensare al programma».

11 marzo 2016 – © Riproduzione riservata
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