Tantissimi voti divisi per sette

[di Stefania Battista]

Tutti contenti ma nessuno soddisfatto. È questo in sintesi il commento dei candidati battipagliesi più votati, ma non eletti alle recenti regionali. Ma le sfumature non mancano. Se a destra si spinge per aprire una riflessione più generale sul crollo dei consensi, a sinistra il rammarico è soprattutto per non aver saputo o potuto intercettare i voti dei battipagliesi su un candidato locale. 

Renato Vicinanza, il più votato, ammette: «Mi aspettavo qualcosa in più, ma tutto sommato è andata bene. Il fatto che vengano altri da fuori e prendano voti a Battipaglia è un dato che ci portiamo dietro da anni. In parte perché in città abitano moltissime persone che sono originarie di altri paesi». Ma Vicinanza dal suo risultato coglie la spinta a continuare nell’impegno politico: «Vedremo cosa capiterà al tavolo del centrodestra. La verità è che il candidato presidente non ‘tirava’, ma ora per la fase due – riferendosi alle prossime amministrative – Penso che i vecchi nomi, me compreso, debbano farsi da parte. La richiesta della Lega sarà questa: nessuno che si sia già candidato a sindaco o che addirittura lo abbia già fatto». 

Il secondo battipagliese più votato è stato Enrico Farina (M5s): «Ho dato il massimo e non ho alcun rimpianto. – commenta il pentastellato – Questa è l’unica cosa che mi consente di tornare alla mia vita con serenità. Tutto quello che potevo fare per invitare i battipagliesi a un sussulto di orgoglio l’ho fatto. Probabilmente non è giunto ancora il tempo per maturare la consapevolezza della nostra forza elettorale, dobbiamo prima ristabilire e ricostruire quel senso di comunità che abbiamo perso e che non ci consente di riportare Battipaglia a essere punto di riferimento nazionale». Anche Farina apre a possibili discorsi futuri: «Abbiamo ancora tanto su cui lavorare e lavoreremo. La mia priorità resta Battipaglia e i battipagliesi».

Vicesindaco di Battipaglia e candidato con De Luca Presidente, Angelo Cappelli dice: «Sono soddisfatto dei voti dal punto di vista personale e familiare. I miei consensi non si basano su accordi politici, giacché nessuno mi ha aiutato in questa tornata elettorale. Il rammarico è che ancora una volta Battipaglia ha frazionato il voto e ha preferito dare consensi a personaggi che si vedono in città ogni cinque anni». Sul mancato sostegno da parte dell’Amministrazione Francese, Cappelli preferisce non commentare. «Per il momento sono ancora il vicesindaco. Mi spiace che la città, data l’importanza che riveste e i tanti problemi da affrontare, non abbia un rappresentante». Quanto alle prossime amministrative non intende sbilanciarsi ancora.

Vera outsider è stata Angela Ventriglia, candidata nella lista Per le persone e le comunità, ha messo in campo tutta la rete dei contatti sociali intessuti in città nel corso degli anni, ottenendo un gran numero di consensi (521 voti a Battipaglia). Il suo è un giudizio netto: «La frammentazione dei voti e dei candidati è voluta proprio da chi non interesse a che la città sia rappresentata». Ma del proprio risultato è contenta. «Non soddisfatta – dice – ma contenta, perché vuol dire che qualcosa ho seminato in questi anni di impegno politico. Questo comunque era solo il primo step. Il percorso a Battipaglia continuerà, ci andremo a collocare nella società civile e apriremo una fase di ascolto della città. Non so se poi si concluderà con una lista. Ma bisogna smetterla di inquinare i dialoghi con faziosità, la comunità nasce dalle diversità e ognuno deve avere il proprio ruolo». 

Non si dice affatto soddisfatta, invece, Monica Giuliano, candidata con Forza Italia. «Mi aspettavo che Battipaglia alzasse la testa e dimostrasse di non aver apprezzato come è stata trattata negli ultimi cinque anni dalla Regione. Dal punto di vista personale non posso rimproverarmi nulla. Credo sempre si possa fare di più e meglio; ora è doverosa una riflessione per capire perché Battipaglia abbia dato una marea di consensi a chi in questi anni ci ha mortificati». 

Buon risultato anche per Carmela Bufano, seconda candidata battipagliese del Movimento 5 stelle, che ha ottenuto in città 484 preferenze. «È stata un’esperienza notevole da un punto di vista emotivo e formativo. L’ho vissuta con correttezza e grande senso di responsabilità verso la forza politica che con orgoglio ho rappresentato: il M5s. Sapevo sarebbe stata una campagna elettorale difficile, visto le tante liste messe in campo dagli avversari sia di centrosinistra che di centrodestra. Pur cosciente della realtà in cui vivo, mi sono impegnata al massimo da donna libera quale reputo essere. L’ entusiasmo con il quale sono stata accolta ogni volta in cui mi sono  interfacciata con i miei conterranei, mi ha pienamente  ripagata  dalle fatiche affrontate. Ovunque sono andata ho visto tanta bellezza, purtroppo non valorizzata. Amo la mia terra, e non smetterò di combattere per vederla risorgere».

Un vero exploit è stato quello di Maria Guardigni, candidata nella lista “mastelliana” Noi Campani con De Luca. La ventisettenne battipagliese ha così commentato: «Soddisfatta e infinitamente grata a chi mi ha sostenuta e dato fiducia. 545 voti nella mia città e 857 preferenze totali rappresentano un ottimo punto di partenza per chi, come me, comincia ora ad affacciarsi in politica. Questa campagna elettorale porta con sé la volontà di continuare a profondere a favore del nostro territorio energie e impegno». C’è da scommettere che la ritroveremo in lizza alle prossime comunali.

3 ottobre 2020 – © Riproduzione riservata

Facebooktwittermail