Terna “svolta” verso Battipaglia?
[di Stefania Battista]

Proseguono i confronti con Terna, la società che dovrà realizzare il mega elettrodotto Tyrrhenian Link. A margine dell’ultimo incontro tenutosi nel salotto comunale, la sindaca Cecilia Francese ha chiamato in causa Confagricoltura, accusandola di aver proposto di dislocare a Battipaglia la centrale elettrica di conversione. “Una ipotesi scellerata – ha dichiarato a gran voce la sindaca – contro la quale mi opporrò strenuamente”.
Ma da Confagricoltura giunge la risposta del suo presidente, il battipagliese Antonio Costantino: «Siamo stati noi i primi ad informare il Comune dei particolari dell’ipotesi progettuale di Terna, quando a gennaio avemmo il primo incontro con la società. Fu allora che chiedemmo le particelle catastali per capire dove esattamente pensavano di costruire le due centrali e il percorso esatto del tracciato dei cavi. E così abbiamo scoperto che i cavi, partendo dall’approdo a Torre Tuscia, avrebbero attraverso tutta via Spineta, poi all’incrocio di via Noschese avrebbero svoltato a destra per proseguire fino a Santa Lucia, oltrepassare la rotatoria sulla statale 18 e continuare poi sulla provinciale. Sarebbero quindi passati all’incrocio tra l’area industriale di Battipaglia e l’area Pip di Eboli. Quindi ci sembrava pazzesco voler costruire le due centrali su terreni agricoli».

E non si tratterebbe di due terreni agricoli qualsiasi, bensì di due fiorenti aziende che hanno il proprio core business nell’esportazione della quarta gamma.
«Le prime indicazioni fornite da Terna – spiega Antonio Costantino – è previsto che una delle due centrali sia allocata sul terreno di un nostro associato, Giancarlo Mellone, che ha dieci ettari di serre nelle quali vengono coltivate insalatine per l’esportazione; parliamo di un’azienda certificata come biodinamica. Secondo questo progetto la seconda centrale dovrebbe essere costruita nel terreno delle sorelle Farina, settanta ettari, di cui è affittuario un altro nostro associato che coltiva nettarine sotto serra per l’esportazione. E Terna vorrebbe mettere una centrale elettrica proprio al centro di questa azienda. Noi allora abbiamo detto: perché non in terreno industriale o in cave dismesse? C’è n’è una poco distante dal tracciato che consentirebbe di collegarsi ai cavi aerei già esistenti. Ma non abbiamo mai detto a Battipaglia. Piuttosto ci preoccupa anche il tracciato dell’elettrodotto che attraverserà il comune di Battipaglia».
Nelle foto: Cecilia Francese e Antonio Costantino
27 febbraio 2021 – © Riproduzione riservata


