Un bosco in zona industriale? Ci pensano Federcasse e Bcc
Il nome dell’iniziativa dice tutto: da Asi a oasi. Basta una “o” per cambiare il volto e la sostanza di un angolo della zona industriale battipagliese. Si tratta di un ampio appezzamento nel cuore del distretto della depurazione e del trattamento dei rifiuti, al confine tra i comuni di Battipaglia ed Eboli, al centro di un’area che ospita ben tre impianti: il Tmb, il depuratore e l’impianto di compostaggio. Grazie alla Banca Campania Centro e a Federcasse (Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo), un luogo spesso alla ribalta per ragioni poco edificanti, conquista l’onore della cronaca nella pagina delle buone notizie.
Proprio lì, infatti, sorgerà un bosco. È intenzione del noto istituto di credito di piantumare trecento “giovani” alberi, che nel giro di qualche anno daranno vita a un bosco in piena zona industriale. Il progetto, voluto a livello nazionale da Federcasse e chiamato Bancabosco, sarà “declinato” a Battipaglia (e anche nell’area industriale di Buccino, con altri 200 alberi) grazie alla sinergia tra l’istituto di credito cooperativo, il consorzio Asi, Legambiente, e la facoltà di Agraria dell’Università di Salerno, che hanno accolto la proposta della Rete Nazionale Giovani Soci del Credito Cooperativo. L’iniziativa è stata presentata mercoledì 16 marzo, nel corso di un green talk a cui hanno partecipato: Amedeo Manzo, presidente Federazione Banche di Comunità Credito Cooperativo Campania e Calabria (che ha ospitato l’evento nella sua sede di Salerno); Lucio Alfieri, presidente BCC Buccino e Comuni Cilentani, Camillo Catarozzo; presidente Banca Campania Centro; Michele Buonomo, delegato Legambiente nazionale; Antonio Visconti, presidente consorzio ASI Salerno; Enrica De Falco, docente della facoltà di Agraria di UniSa; e tanti altri qualificati relatori.
Significativo l’intervento del presidente della Bcc, Camillo Catarozzo, che ha sottolineato l’importanza del progetto Bancabosco: «Principale scopo della nostra cooperativa di credito è quello di migliorare le condizioni socioeconomiche delle persone che vivono nei territori in cui operiamo. In questo senso, promuovere un intervento che va nella direzione della sostenibilità e del recupero della salubrità ambientale, è perfettamente coerente con le nostre finalità. Far crescere un bosco con più di trecento alberi in una area industriale non lontana dal centro cittadino è un impegno che richiede collaborazione e cooperazione, principi che sono radicati nel nostro Dna».
26 marzo 2022 – © riproduzione riservata