Un supermercato per gli ultimi

Nei locali confiscati alla camorra vedrà la luce un social supermarket. Un supermercato sociale che strizza l’occhio ai lavoratori disoccupati e ai clienti economicamente svantaggiati. Gli ampi locali terranei ai civici 122, 124 e 126 di via Belvedere, se li è aggiudicati una Ats, un’associazione temporanea di scopo. Adesso, tra le pareti del bene sottratto alla criminalità, dovrebbe essere realizzata l’iniziativa che prevede concrete opportunità occupazionali a beneficio di chi s’è trovato estromesso dal mondo del lavoro.
Il dirigente dell’ufficio tecnico comunale, Pasquale Angione, ha sottoscritto la determina d’aggiudicazione provvisoria degli immobili. Un solo plico era arrivato in municipio prima della scadenza del 29 luglio. Attraverso quell’unico pacco, hanno presentato istanza quattro soggetti, manifestando il proposito di costituirsi in Ats entro il trentesimo giorno dalla data dell’aggiudicazione provvisoria: c’è il circolo Vento in Faccia di Legambiente, composto dagli ambientalisti battipagliesi e bellizzesi; c’è La Rada, un consorzio di cooperative sociali di Salerno; c’è Emmanuel onlus, un’associazione comunità di Lecce; c’è Ujamaa onlus, gruppo di volontariato di Battipaglia.
La commissione esaminatrice, presieduta dalla segretaria generale, Brunella Asfaldo, e composta da Anna Pannullo, Pasquale Angione e Clementina Bovi, ha dato esito positivo all’aggiudicazione provvisoria. Ora spetterà ai soggetti coinvolti l’onere di costituire l’ats per l’aggiudicazione definitiva.
Anche per l’assegnazione del Caffè 21 Marzo si fece ricorso all’istituzione d’un’ats.
Era il 30 maggio del 2016 quando, con un decreto del direttore Umberto Postiglione, l’Anbsc, l’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità, destinò al Comune i locali di via Belvedere, confiscati all’imprenditore battipagliese Antonio Campione.

5 maggio 2017 – © Riproduzione riservata
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