Una foresta urbana al posto dei rifiuti 

[di Carmine Landi]

Non soltanto la rimozione dei rifiuti, ma pure l’acquisizione al patrimonio comunale dell’intera area, da tramutare in un parco verde o in una foresta urbana a uso ricreativo. È il destino del sito di stoccaggio provvisorio di Castelluccio delineato a chiare lettere nel verbale alla Conferenza dei servizi preliminari per la rinascita della collina battipagliese, da bonificare con i fondi del Patto per lo sviluppo della Campania. Al tavolo presieduto dal dirigente regionale Angelo Ferraro, in rappresentanza dell’amministrazione comunale c’erano l’assessore all’ambiente Vincenzo Chiera e la funzionaria tecnica Anna Carrafiello. Le parti si sono accordate sulla rimozione totale delle 39 mila tonnellate d’immondizia stipata a Castelluccio. Sarà trattata all’ex Stir di Battipaglia, dove però, ed è una novità, oltre alle 1.600 tonnellate di Buccoli dovranno approdare pure le mille di Dernoia e le 2 mila di Iazzo del Canonico, entrambe nella cilentana Centola, e le 1.200 d’Acquariello di Castel San Lorenzo. Insomma, i rifiuti di tutti i siti di stoccaggio salernitani che fanno parte dell’ormai notorio Lotto 4. Per impattare di meno sul centro abitato, i rifiuti di Castelluccio arriveranno alla zona industriale e al Tmb percorrendo le strade alle spalle del cimitero: merito dell’imprenditore Antonio Adinolfi, disponibile a consentire il passaggio gratuito lungo i fondi di proprietà. E il 14 giugno, con una lettera confluita nel verbale, si sono espressi pure la sindaca Cecilia Francese, l’assessore Chiera, il dirigente tecnico Carmine Salerno e la funzionaria Carrafiello, vincolando il parere favorevole al passaggio per le vie “collinari” e richiedendo esplicitamente «di prevedere l’acquisizione dell’area del sito al patrimonio del Comune, programmando, con gli stessi fondi o utilizzando altre fonti finanziarie, la realizzazione di un parco verde o di una foresta urbana a uso ricreativo». Richieste alle quali la Regione Campania ha acconsentito: saranno previste espressamente nella progettazione definitiva oggetto d’imminente gara d’appalto. 

Sorride il consigliere d’opposizione Luigi D’Acampora, capogruppo dem e presidente della Commissione Ambiente: «In occasione d’ogni campagna elettorale – dice – si parlava di bonifica. Alla guida della Commissione ho preso l’impegno d’intercedere tra i vari enti per trovare soluzioni, e finalmente siamo in dirittura d’arrivo, vista la condivisione d’intenti tra Comune e Regione. Spingeremo per il bando integrato (progettazione ed esecuzione, ndr): più che una questione burocratica, è squisitamente di filiera istituzionale e della politica, che deve mettere i tecnici in condizione di lavorare».

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