Una valvola salvavita
[di Benedetta Gambale]
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Continua la lotta al Covid-19 negli ospedali e nei centri di volontariato, nelle case e nei palazzi del potere, e questo tunnel buio in cui tutto il mondo è stato coinvolto sembra avere qualche via d’uscita. Oltre ai bollettini quotidiani, a dare speranza c’è il lavoro di migliaia di persone che mettono a disposizione della comunità il loro saper fare e in tempi di emergenza sanitaria viene fuori la creatività umana. Seguendo l’esempio di Brescia, anche a Battipaglia ci si adopera per trasformare le maschere da snorkeling in maschere compatibili con i respiratori per i pazienti in terapia sub-intensiva. Vincenzo Rizzo, insieme al collettivo Farm Lab e a diversi altri volontari, si è rimboccato le maniche e ha cominciato a “stampare” valvole “Charlotte” indispensabili per convertire le maschere da sub al nuovo utilissimo uso. Grazie alle due stampanti 3D messe a disposizione da Sistema 54 e da alcune scuole del territorio, dalla mattina alla sera si lavora alla realizzazione di questi preziosi componenti. «Stiamo creando una rete di solidarietà – spiega Rizzo – grazie agli annunci sui social abbiamo avuto risposte da persone di diversi comuni. I tempi di produzione sono molto lunghi, per stampare una sola valvola si impiegano anche quattro ore, ecco perché è fondamentale il lavoro di squadra».
23 aprile 2020 – © Riproduzione riservata
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