Undici volte Tu Es Petrus

Petrus2016
Grande successo per l’undicesima edizione del Premio Internazionale Tu Es Petrus. Sin dalle prime luci del giorno di sabato scorso, centinaia di persone hanno affollato Piazza Aldo Moro per tributare una vera e propria festa popolare agli ospiti dell’organizzatore dell’evento, Gianluca Barile: uomini di Chiesa come il cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi, uno dei principali collaboratori di papa Francesco; uomini di sport come Marcello Lippi, l’ex ct che ha vinto i mondiali di calcio del 2006 con la nazionale; uomini della televisione come Luca Abete, inviato di Striscia la Notizia e promotore dell’iniziativa benefica #NonCiFermaNessuno; uomini di spettacolo come Paolo Pierobon, il cattivo Filippo De Silva di Squadra Antimafia, e Bruno Venturini, il più importante ambasciatore della canzone napoletana nel mondo. Ad impreziosire ulteriormente la cerimonia, che s’è tenuta presso l’Aula Consiliare di Palazzo di Città, il corrispondente Rai da Bruxelles, Antonio Preziosi, l’ex funzionario della Santa Sede, responsabile dei media in ben 130 viaggi papali da Giovanni Paolo II a Francesco, Vik van Brantegem, il comandante della Compagnia Carabinieri di Battipaglia, Erich Fasolino, il presidente della commissione straordinaria, Gerlando Iorio, le campionesse d’Italia di Basket under 20 della Treofan PB63 e tantissime altre personalità del territorio e non. Assente, purtroppo, il presidente onorario di Tu Es Petrus, il cardinale Kurt Koch, a casa per un’indisposizione. Suggestive le parole del cardinale Ouellet, che il giorno dopo ha celebrato la santa messa presso il santuario Santa Maria della Speranza, dedicate al ministero petrino; emozionanti e travolgenti quelle di Mister Lippi sulla vittoria dei Mondiali di dieci anni fa; improntato all’ottimismo l’intervento di Luca Abete; alla simpatia quello di Pierobon; alle recenti stragi terroristiche di Bruxelles quello di Preziosi; ai suoi ricordi personali quello di van Brantegem;alla legalità quello di Fasolino e del commissario Iorio. E proprio al commissario Iorio, alla fine di questa giornata di festa, Gianluca Barile è riuscito a strappare una promessa simbolica ma molto significativa: il crocifisso affisso nell’Aula Consiliare, verrà finalmente messo al centro della parete e tolto dall’angolo in cui lo aveva relegato la passata amministrazione. «Un modo – ha scandito Barile – per ricordare ai futuri governanti che un giorno saranno giudicati anche per come avranno guidato la nostra Battipaglia».

22 aprile 2016 – © Riproduzione riservata
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