Valerio Longo entra in consiglio provinciale

[di Stefania Battista]

È subentrato a Roberto Celano. Il battipagliese Valerio Longo siede da poco tra gli scranni provinciali. Ma non è il primo della sua famiglia a rappresentare la città a Palazzo sant’Agostino. Prima di lui, nel lontano 1985 divenne consigliere provinciale il fratello eletto nelle file dell’allora Msi. Longo, soddisfatto della nuova possibilità, non ha intenzione di stare a guardare. «Sto studiando a fondo le deleghe rimaste alla Provincia dopo la recente riforma – spiega – Ma già nel primo intervento in Consiglio ho fatto presente che la mia attenzione è puntata sulla vicenda ambiente che riguarda la nostra città. Ho chiesto di mantenere alta l’attenzione e tener fede all’impegno assunto con la famosa delibera sul criterio di saturazione». 
Un argomento che, come pochi altri, continua a sollevare preoccupazioni, polemiche e aspre contrapposizioni in città. Tanto che, alla notizia dell’inizio dei lavori per il biostabilizzatore all’interno del Tmb (l’ex Stir), proprio Longo ha scritto al presidente Strianese perché “sorvegli da vicino” l’evolversi della situazione. “Spero che il nuovo impianto non contribuisca a far aumentare il disagio dovuto anche ai miasmi che da cinque anni accompagnano la nostra esistenza – scrive il neo consigliere provinciale – La Provincia ha il compito di fare in modo che il nuovo impianto venga ovviamente realizzato sulla base di tutte le normative previste in materia, senza risparmiare sulla sicurezza. Inoltre le chiedo di farsi portavoce della necessità di un alleggerimento del carico dei rifiuti che attualmente interessa il territorio di Battipaglia (anche attraverso la realizzazione altrove di un secondo sito per i rifiuti indifferenziati) e di un controllo costante sui siti che trattano rifiuti. Insieme all’urgente e improcrastinabile riconoscimento e attribuzione dei risarcimenti promessi e mai elargiti a Battipaglia per i disagi provocati dall’installazione dell’impianto ex Stir, tenendo conto anche del notevole flusso di mezzi che attraversano l’ambito urbano per il conferimento dei rifiuti, oltre l’insopportabile inquinamento odorigeno che contribuisce al deprezzamento immobiliare e alla desertificazione”. 
Per Valerio Longo inquinamento e crisi economica sono i due fattori sui quali c’è da impegnarsi.
«Nella nostra provincia c’è bisogno di una svolta green che potrebbe favorire il turismo e aiutare l’economia. Vorrei proporre un accordo con i consorzi di bonifica per sfruttare la rete dei vecchi canali di irrigazione in disuso e trasformarli in piste ciclabili che conducano dal centro della Piana del Sele fino al mare. Lì si potrebbero ricongiungere con la vecchia pista ciclabile che dovrà essere ripristinata. Sarebbe più facile sfruttare una rete di collegamenti che già esiste e così incentivare l’uso delle bici, anche per attrarre turisti». 

5 dicembre 2020 – © Riproduzione riservata

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