Vincenzo Inverso punta sulla green economy
Prosegue la campagna d’ascolto di Vincenzo Inverso con Per un nuovo inizio. Sabato 28 novembre, l’ex presidente della Stu “Battipaglia Sviluppo” ha proposto alcune idee in materia di green economy per risollevare le casse comunali. Dal 4 al 7 novembre, invece, Per un nuovo inizio ha ascoltato i cittadini, chiedendogli cosa farebbero se fossero sindaci.
In un Comune quanto mai freddo, a causa della mancanza del riscaldamento, Inverso e i suoi hanno proposto una soluzione alla situazione di Alba e al deficit dell’Ente comunale. A presentare la serata è stato Arturo Denza, coordinatore del dipartimento “Etica, formazione e finanza”. C’era pure Antonio Amatucci, nei panni di coordinatore del dipartimento “Ambiente e Territorio”. In particolare, durante l’amministrazione di Giovanni Santomauro, Amatucci ha già avuto modo di occuparsi di ambiente a Palazzo di Città. Al tavolo, poi, erano seduti anche Mario Romagnini e Francesco Di Vice.
«Oggi ci sono molte imprese che investono in green economy, perché è una materia che consente facilmente l’accesso ai fondi europei – ha spiegato Denza – e lo stanno già facendo molti comuni: noi, non lo so». Nel corso dell’incontro, quindi, sono state diverse le proposte avanzate dal gruppo di lavoro. In particolare, Mario Romagnini ha parlato di tre idee: «Utilizzare la tecnologia led, implementare il fotovoltaico su tutti gli edifici pubblici e sviluppare energia elettrica da biogas». L’ultima proposta, oltre a garantire un rientro economico, consentirebbe anche di abbattere le emissioni odorigene che, specie negli ultimi mesi, hanno asfissiato i battipagliesi.
L’intervento di Amatucci, invece, si è concentrato sul riciclo dei rifiuti: «Battipaglia, mediamente, produce 6 tonnellate di rifiuti al giorno; tuttavia, noi riusciamo a incassare solo dal vetro, dalla carta, dalla plastica, dall’alluminio e dal ferro – ha detto Amatucci – mentre non riusciamo ad avere soldi dalla gestione dell’umido». Attraverso l’analisi dei dati di Alba, l’ex assessore snocciola numeri e dettagli: «Il contributo del Conai dipende dal grado di differenziazione dei rifiuti – ha aggiunto l’avvocato – con un buona differenziata delle bottiglie, il Comune potrebbe incassare fino a 120 mila euro all’anno, mentre con l’alluminio potremmo recuperare circa 400mila euro all’anno». Piccoli accorgimenti che, secondo i calcoli di Amatucci, potrebbero portare nelle casse dell’Ente tra i 500mila e i 700mila euro annui, a fronte di un costo per lo smaltimento dei rifiuti di circa 7,1 milioni di euro.
«Io mi sento in obbligo, verso la città che mi ha iniziato alla politica, di ricambiare con impegno straordinario – ha detto in chiusura Vincenzo Inverso – ma quando si chiede il voto o un impegno, è normale chiedersi se ne vale la pena. Noi siamo pronti a unire tutti gli uomini e le donne liberi, forti, preparati, che vogliono fare qualcosa per questa città».
Dal 4 al 7, poi, Inverso e i suoi collaboratori sono stati in piazza Aldo Moro per ascoltare i consigli dei cittadini. Il gruppo Per un nuovo inizio ha chiesto ai passanti di immedesimarsi nel ruolo di sindaco e di spiegare cosa farebbero per la città.